“La Natura è la via” di Marco M.

La Natura è la via

Ogni volta che ho il grande privilegio di camminare in un bosco all’inizio dell’autunno, mi ricorda quanto alla fine ogni aberrazione umana sia figlia di un tentativo di discostarsi dalla natura.
La natura ci insegna che la morte fa parte della vita e ne è il suo compimento per creare spazio per un nuovo ciclo stagionale. La natura ci insegna l’infinita bellezza del decadimento così come ci insegna la semplice legge del karma, ovvero che ognuno deve fare tesoro di ciò che è, amare la propria esistenza con ciò che contiene (Amor Fati).
Molti miei simili vorrebbero invece vivere eternamente e non accettano l’effimera transitorietà della vita, così come non accettano l’invecchiamento ed invece di “indossarlo” con orgoglio rendono mostruoso il proprio corpo con “ritocchi” bizzarri, fino a continuare a vestirsi e parlare come adolescenti mettendo in scena un teatrino triste.
C’è poi chi nasce uomo pretendendo di essere donna o viceversa, cosa che non ha nulla a che vedere con i, comunque legittimi, interessi sessuali; oppure semplicemente chi nasce con il dono di saper fare lavori manuali ma, spinto da una società al tramonto, deve divenire a tutti i costi un avvocato o un ingegnere incapace.
Che non sia invece l’accettazione entusiasta della natura il presupposto imprescindibile per una vita soddisfacente? 

Foto di e.b. Black Hills SD, US

 m.m.

alessandra quattordio