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Davide Valenti
Insegnante Hari-Om


Fin da quando ero poco più di un bambino, ho volto lo sguardo verso oriente e mi sono interessato a tutto ciò che noi, qui a migliaia di chilometri di distanza, definiamo “arti marziali”. Queste sono state per me la scintilla verso un’indagine più profonda nel concetto stesso di “movimento” e hanno fatto radici nel mio spirito, facendo crescere l’idea che un corpo (mobile, magro, scolpito, ecc.) è molto di più di un semplice fine, ma anzi può essere un magnifico strumento attraverso cui possiamo raggiungere e percepire qualcosa di più profondo.

Il raggiungimento di tale consapevolezza ha richiesto anni e mi ha portato, con tutto ciò ormai ben radicato in me, ad approcciarmi a una nuova disciplina famosa in tutto il mondo. Calma, pazienza, forza, accettazione, controllo del respiro e flessibilità erano i suoi punti cardine. Come avrete immaginato tale disciplina era il... Surf!
Ebbene sì, e fu proprio nelle mie vacanze sulle onde che partecipai per la prima volta a una classe di Yoga. Certo, parallelamente eseguivo già pratiche di meditazione e forse ciò mi ha spinto a muovere il primo passo, ma sta di fatto che presto mi accorsi che la mia attività estiva preferita era solitamente accompagnata dallo Yoga, e fu così che iniziai..

Al tempo non potevo immaginare che nello Yoga avrei trovato ciò che, dopo aver interrotto la pratica delle arti marziali, per lungo tempo mi era mancato così tanto.
Non era ancora finita l’estate che intrapresi il percorso di Hari Om per diventare insegnante di Yoga.
La mia mente esplodeva per il mondo che, lezione dopo lezione, mi si svelava davanti ed è da allora, da quando ho inserito quel piccolo grande tassello nella mia vita, come nel gioco del “Jenga”, che questa “torre” traballa un po’ meno.

To be continued...