“L’equilibrio come ascolto e ricerca” di Marco M.

L’equilibrio come ascolto e ricerca

L’equilibrio è frutto solo di una costante ricerca. Tale ricerca non è tracciata da una ricetta ma è frutto della sensibilità, del sentire e dell’auto-osservazione. Non bisogna conformarsi a qualcosa che arriva dall’esterno ma è necessario ascoltare. Il centro di riferimento è sempre e solo interiore.

In relazione con l’allenamento tale ricerca si manifesta normalmente in colui che è in grado di coniugare la disciplina con il piacere, l’avere delle regole ma sapere quando è il caso di trasgredirle. Pensare all’allenamento come ad una medicina amara è un approccio pessimo. L’allenamento dovrebbe essere anche gioco e leggerezza, che non sono in antitesi con l’impegno.

Un uomo dovrebbe sostenere ed alimentare la propria virilità, ma allo stesso modo nutrire interiormente l’aspetto femminile di compassione, ascolto e osservazione. Una donna non deve conformarsi ai modelli maschili ma coltivare la sua diversità, l’aspetto lunare, insieme a forza e coraggio.

In sostanza l’equilibrio è un istante ideale forse irraggiungibile che va inseguito senza sosta attraverso yang (forza, disciplina) e yin (ascolto, sensibilità).

 m.m.

alessandra quattordio